Lo sforzo internazionale contro lo stato islamico dovrebbe contemplare anche la proibizione di comprare petrolio all’isis come ha fatto o sta’ facendo un membro nato, la proibizione di vendita di armamento e sostegno logistico di ogni tipo ai “ribelli”, come hanno fatto o stanno facendo gli americani, abbandonare la politica dei cambi di regime che solo mettono a soqquadro interi paesi e rompono equilibri fragilissimi, astenersi dal voler esportare la democrazia quando gli stessi paesi “esportatori” soffrono una grande carenza della medesima e i paesi “importatori” non la vogliono.Si, va’ beh, capisco che tutto rientra in un disegno geopolitico più grande che gli ignoranti come me non capiscono, però le conseguenze le paghiamo noi e i morti innocenti li contiamo noi.
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